L’azienda agricola biologica Serra Alta di Faetano nasce da una vecchia idea familiare portata
avanti dagli anni 70-80 con l’acquisizione di terreni, la loro bonifica e preparazione, e la posa in
opera ad oggi di oltre 4.000 olivi per la produzione di olio biologico extravergine da olive
esclusivamente sammarinesi.
Il podere si sviluppa su ampie colline della dorsale tosco-romagnola e marchigiana di altitudine
compresa fra i 250 ed i 400 mt.
I terreni hanno litotipi prevalentemente argilloso-sabbioso-siltosi e fanno parte di una piccola
formazione di arenarie conglomeratiche superiori alle argille grigie del pliocene.
La caratterizzazione geologica è precisa, io sono un geologo, nato il 12-10-1952 a San Marino,
cittadino sammarinese, che ha svolto sempre la libera professione in Italia ed all’estero.
Il primo appezzamento di terreno lo comprai alla fine degli anni 70 inizio 80 quasi esclusivamente
per compiacere mio padre Vincenzo, ormai prossimo alla pensione, che avrebbe avuto piacere di
avere una casa in campagna.
Acquistai dal sig. Simoncini Giuseppe, tramite la mediazione del sig. Francesco Alberini detto
“Checco il meccanico” un podere di circa 50.000 mq. con una piccola casetta a schiera, unita ad
altre, quasi diroccata, cadente in località Serra di Faetano (Faetano è uno dei nove Castelli che
costituiscono l’amministrazione territoriale della Repubblica di San Marino)
Il podere allora era coltivato a seminativo, perlopiù grano, una parte di vigneto e poi erano presenti
alcuni bellissimi olivi secolari, circa una sessantina suddivisi in due appezzamenti poderali: una
decina alla Serra Alta ed una cinquantina alla Serra bassa.
Per alcuni anni continuammo a fare seminare e produrre grano, la “ battitura” del grano veniva
fatta con una vecchia macchina nel cortile antistante la vecchia casa, dove si faceva anche il
“pagliaio” a mano, quasi paleoagricoltura.
La vecchia casa era custodita e presidiata da Buck, il nostro cane lupo, un pastore tedesco molto
bello e bravo scomparso misteriosamente senza lasciare traccia.
Nel 1982 decisi con mio padre Vincenzo di procedere al restauro della casa e di intraprendere la
strada della produzione di olio di oliva e di intensificare, migliorare e pianificare la piantumazione
di altri olivi per la produzione dell’olio.
Il progetto di restauro, dato che la casa anche se porzione, è ricompressa in un catalogo di case
storiche non modificabili per legge dello Stato (patrimonio storico ed architettonico), venne affidato
all’Architetto Nicola “Oreste”Zani, figlio dell’Ing. Gino Zani ricostruttore del centro storico della
Repubblica nei primi decenni del novecento e nipote ( o pronipote) di quel tale Zani… che nella
notet del 31 luglio 1849 aiuto Giuseppe Garibaldi e d Anita morente a fuggire da San Marino
accompagnandoli nottetempo verso Torriana (l’allora “Scorticata”) da dove poi l’eroe dei due
mondi prosegui’ verso Gatteo e poi a Cesenatico.
Il progetto edile fu approvato dalla Commissione Tecnica in data 18/4/1982. I lavori furono
realizzati entro lo stesso anno.
Il progetto di sviluppo agrario fu sottoposto invece al parere ed approvazione dell’Ufficio Agrario e
Forestale da cui fu approvato ed in parte finanziato.
I lavori di preparazione del terreno sono consistiti nella formazione di ampie trincee drenanti
parallele alla massima pendenza del pendio, per facilitare il drenaggio delle radici dell’olivo, e
profonde arature per quasi un metro, con vangatura finale e creazione di fossi di scolo.
In quell’anno furono piantati circa 300 olivi di cui 150 di tipo Leccino e 150 di tipo Frantoio nel
campo davanti alla casa vecchia (circa 15.000 mq.).
Per qualche altro anno abbiamo continuato a mantenere e pulire il terreno lasciando ampi prati
incolti sotto gli olivi.
Nel 1984 un enorme incendio, di natura dolosa o per incuria dei contadini locali, ha quasi
completamente distrutto i vecchi olivi secolari (40) del terreno della Serra Bassa (circa 10.000 mq.).
Nel gennaio 1987 morì mio padre, investito da un camion proprio vicino a questo podere in cui
veniva quotidianamente a custodire i cani da caccia ( la Chira con i suoi cuccioli, setter inglesi
bianco arancio) ed a passare il suo tempo accudendo ai piccoli lavori agresti e dell’orto.
La sua specialità era la produzione di fiori di zucca e relative zucchine, sul resto …..mah.!
Per lunghi anni il podere rimase quasi completamente abbandonato, mia madre Anna Maria Amati,
farmacista, poco avvezza alla campagna ed all’uso delle auto, non riusciva a vivere sola in questo
luogo e preferiva abitare in centro oppure passare lunghi periodi di vacanza a San Remo seguendo
una abitudine collaudata da tutta la mia famiglia partendo da mio nonno materno Raffele Amati
detto “Nino”, da mia nonna materna Angela Cesari – Amati detta “Francesca”, da mio zio
Domenico Amati, l’avvocato, detto “Memmo” e da tutto il resto della famiglia fino a mia moglie de
i miei tre figli.
La casa veniva utilizzata scarsamente nei periodi estivi.
Poi dal 1989 incominciai a riprendere la sistemazione del podere, la potatura degli olivi, la posa di
recinzioni e l’inserimento di qualche pecora con la speranza che aiutassero a tenere pulito dalle erbe
il terreno abbastanza scosceso, ma era solo una speranza. Le pecore erano arrivate ad essere circa
otto ma erano periodicamente falcidiate da branchi di cani lasciti liberi nelle campagne.
Abbiamo tenuto anche il cavallo di mia figlia Fabiana per qualche anno, la Ouki, poi dismesso
anche quello.
Nell’anno 1995, l’anno in cui mi sono operato di ernia bilaterale, ho ripreso l’idea di continuare con
l’azienda agricola procedendo a piantare altre 300 piante di olivo nel terreno basso di Ca’ Mularoni,
sempre suddividendo 150 olivi di tipo leccino, e 150 di tipo frantoio con piantine di tre anni.
Il terreno era stato dotato di irrigazione proveniente con tubazioni “volanti” da casa, scasso e
preparazione come al solito, pali di castagno a sostegno di tutti gli olivi.
Anche questo impianto fu approvato e parzialmente finanziato dall’Ufficio Agrario Statale fra i
progetti di sviluppo dell’agricoltura.
Non ricordo pìù se nel 1996 o nel 1998 una gelata molto prolungata e con picchi elevati al di sotto
dello zero con anche la “galaverna” ebbero effetti devastanti su questo impianto.
La maggior parte delle piantine si seccarono e moltissime furono tagliate raso terra e/o sostituite
completamente ma l’anno dopo. Sono stati perduti almeno cinque anni di lavoro: azzerati da un
colpo di gelo.
Nell’anno 2000 abbiamo acquistato dal sig. Andrea Guidi, moglie e figli, un altro “pezzo” cadente
della originale casa a schiera poderale di cui pare fosse proprietaria una famiglia locale: i Nicolini.
Quel “pezzo” oggi è in corso di ristrutturazione, ed al piano terra verrà realizzato un mulino a
freddo per la produzione diretta di olio extra vergine direttamente in azienda.
Da quando abbiamo cominciato a produrre olio in modo sistematico ed importante, da quando lo
abbiamo cominciato ad imbottigliare artigianalmente (2007) e, fino ad oggi, abbiamo utilizzato il
Mulino Biologico Vasconi di Coriano (RN).
Precedentemente al 2007, per usi familiari, abbiamo utilizzato il vecchio Mulino Belluzzi di
Serravalle.
Nel corso dell’anno 2004-5 abbiamo acquistato altri 33.000 mq. di terreni in parte coltivati a
seminativo ed in parte ad uso boschivo dal sig. Serrandrei Graziano che a sua volta li aveva
acquistati ad un’ asta giudiziale nel 1990.
Nel corso dell’anno 2005 abbiamo acquistato altri 100.000 mq. dalla sig.ra Emma Tono in
Carattoni abitante nel paese di Ca’ Mularoni sempre a Faetano, terreni ad uso seminativo e pascolo.
Nell’anno 2007-8 sono state fatte importanti opere di bonifica agraria, sistemazione di calanchi,
apertura di piste e strade sterrate per raggiungere i vari appezzamenti, creazione di fossi ed
attraversamenti.
In questo periodo sono stati posti in essere altri 3.000 olivi sempre di tipo leccino e frantoio,
comprendenti anche qualche centinaio di olivi tipo capolga, ciliegino, correggiolo.
Nell’anno 2014 è stato acquisito un ulteriore appezzamento di terreno dal sig. De Luca Giuseppe di
circa 22.000 mq. per cui l’azienda oggi supera i 20 ettari complessivi di proprietà in territorio
sammarinese.